Lo scudetto era già stato assegnato alla Scavolini-Siviglia Pesaro con un turno d'anticipo, per cui immaginavamo che in diversi incontri le partite non sarebbero state molto combattute. Di certo però non credevamo di trovare al nostro arrivo a Spoleto alle 9.45 i giocatori della Libertas Nereto e di Padova già al bar a discorrere amabilmente, mentre in sala "i resti" di Marostica e della Milanese seguivano distrattamente le partite in corso.
Pesaro-Chieti: in seconda scacchiera Vocaturo e D'Amore autori dell'unica veloce patta del Match, mentre in prima si intravede un pensoso Macieja autore di una spettacolare vittoria su Sutovsky |
Per quelli di noi poco abituati a tornei internazionali e nazionali di così alto livello l'impatto nella meravigliosa sala del Chiostro di San Nicolò è stato notevole. Nonostante ben due tavoli fossero vuoti per le patte di cui sopra (Milanese- Padova e Marostica-Nereto) l'atmosfera era tesa soprattutto lì dove ci si giocava la salvezza e tra le scacchiere del campionato femminile: Chieti e Vitinia si contendevano il titolo proprio all'ultimo turno.
Il nostro gruppetto era composto da: uno "scacchista in vacanza" più interessato al costume e all'ambiente che alle posizioni sulle scacchiera; uno "scacchista serio" che, una volta individuate due o tre partite interessanti le ha seguite nel loro evolversi; uno "scacchista serio ma stanco", che pur interessato a quello che accadeva sul campo ha avuto diversi momenti di cedimento che avremmo volentieri documentato se un arbitro eccessivamente severo non ce lo avesse impedito; uno "scacchista amante del gentil sesso", molto interessato alle evoluzioni delle signore e signorine scacchiste.
Particolarmente avvincenti gli scontri tra Montebelluna e Palermo, Vigevano e Latina e, piuttosto inaspettatamente, Pesaro e Fischer Chieti; i neo campioni d'Italia non hanno fatto sconti e tulle le partite, ad eccezione della Vocaturo-D'amore, sono state accese ed appassionanti; in particolare la Sutowsky-Macieja ha regalato emozioni a non finire, con il N che, pur con un pezzo in meno, riesce a vincere permettendo a Chieti di disputare e vincere gli spareggi rapid contro Modena.
Sutovsky,Emil - Macieja,Bartlomiej [B51] 43° Campionato Italiano a Squadre Serie Spoleto/Italy (7), 01.05.2011
1.e4 c5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 d6 4.0–0 Ad7 5.c3 Cf6 6.Te1 a6 7.Aa4 b5 8.Ac2 Ag4 9.a4 Tb8 10.axb5 axb5 11.d4 cxd4 12.cxd4 e5 13.Ae3 exd4 14.Axd4 Axf3 15.gxf3 Ae7 16.Cc3 0–0 17.Ab3 Cd7 18.f4 Cc5 19.Ad5 Cxd4 20.Dxd4 Ce6 21.Dd2 b4 22.Ce2 Af6 23.Ta6 Tb6 24.Tea1 Dc7 25.Ta7 Dc8 26.f5 Cc5 27.Cf4 Tb8 28.Ch5 Dd8 29.Rh1 b3 30.Tg1 Rh8 31.f3 Ae5 32.f4 Af6 33.Dg2 Cd3 34.Dg3 Db6 35.Cxf6 Cf2+ 36.Rg2 gxf6 37.Dxf2 Tg8+ 38.Rf1 Db5+ 39.Re1 Tgc8 40.De3 Tc2 41.Axf7 Txb2 42.Ah5 Db4+ 43.Rf1 Txh2 44.Ad1 b2 45.Dg3 Dc4+ 46.Re1 Te2+ 47.Axe2 b1D+ 48.Ad1 Dxd1+ 49.Rxd1 Tb1+ 50.Rd2 Tb2+ 0–1
Salve anche Bologna grazie ad un monumentale Ronchetti che, pur avendo messo da parte l'agonismo per motivi di studio, ha dimostrato di essere sempre all'altezza dei suoi più quotati coetanei Vocaturo, Brunello e D. Rombaldoni; Palermo grazie alle vittoria di Ferro in 13 mosse contro Xia Jie e di Contin su Genocchio; Latina che, pur avendo buone posizioni in tutte le scacchiere, una volta acquisita la matematica salvezza ha concordato 4 patte contro Vigevano; da segnalare il disappunto del giovane Caprio ( a cui consigliamo di mangiare un po' di più: peserà sui 20 chili), che avrebbe voluto continuare a giocare contro il MI Mantovani, e di R. Salvador, anche lui un po' perplesso ma ubbidiente agli ordini di scuderia.
Poche le analisi post-mortem; interessante e abbastanza comprensibile quella tra Caprio e Mantovani, e quella tra un amareggiato A. Stella sconfitto dal brillante A. Rombaldoni. Impressionanti le analisi (in inglese) di Shytaj e quelle (in spagnolo) di un complesso finale tra M. Marin e I. Salgado Lopez.
Purtroppo per noi il tempo è trascorso in fretta e la mattinata giungeva rapidamente al termine. Rimane il rammarico per essere dovuti partire prima della fine di tutti i match e per l'assenza di F. Caruana, prima scacchiera di Padova, oltre che sulla scacchiera assente anche in sala, probabilmente già in viaggio verso un altro torneo. Ah no! In realtà il rammarico più grande è stato quello di non aver potuto fotografare lo statino di Daniele Genocchio scritto in geroglifici incomprensibili.
Scherzi a parte quest' esperienza, fatta goliardicamente tra amici, ha accresciuto in noi la passione per gli scacchi e il desiderio di migliorarci per aumentare la comprensione di questo gioco meraviglioso.
GM M. Godena con uno "scacchista in vacanza" |
L.P.
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