E alla fine il buon Boris Gelfand, alla non più giovanissima età (scacchistica) di quarantatre anni, è riuscito a portare a termine un' impresa su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo: vincere il torneo dei candidati acquisendo il diritto di sfidare nel 2012 l'indiano Vishy Anand per la corona di campione del mondo di scacchi.
Detto questo,, reso omaggio al vincitore, mi piacerebbe soffermarmi un attimo sullo sconfitto: Alexander Igorevic "Sacha" Grischuk
il Nostro all'età di 9 anni 2 nel campionato del mondo under 10 |
Diventato GM all'età di 17 anni, nel 2000, Grischuk ha superato la soglia dei 2700 punti nel 2002 insediandosi stabilmente tra i primi venti giocatori al mondo. Ha ottenuto nel corso degli anni buoni risultati, talvolta eccellenti come a Linares nel 2009 dove ha superato per spareggio tecnico Ivanchuk (particolare curioso: anche in questa occasione Grischuk venne chiamato all'ultimo momento a rimpiazzare Topalov impegnato a preparare il match contro Kamsky), ottimi nel gioco lampo, ma non ha mai dato l'impressione di essere completamente coinvolto dal gioco, ossessionato dal risultato a tutti i costi http://www.chessgames.com/perl/chessplayer?pid=17279 .
L'atteggiamento disincantato, le capigliature bizzarre, il disincanto dimostrato dopo alcune prestazioni sicuramente non all'altezza avevano convinto gli addetti ai lavori che Grischuk non avrebbe mai fatto il salto di qualità. Se a questo aggiungiamo la sua nota passione per il poker, che a tratti ha costituito una vera e propria carriera parallela di giocatore professionista, il gioco è fatto.
Quando nel novembre del 2010 la Fide comunicò che sarebbe stato lui a prendere il posto del n1 al mondo Magnus Carlsen, autore del "gran rifiuto" a partecipare al Matches dei candidati che si sarebbe disputato in Kazan nella primavera del 2011, molti storsero il naso.
All'inizio dell'anno Grischuk tocca forse il punto più basso della sua carriera finendo nelle ultimissime posizioni nel torneo più importante dell'anno, il Tata Steel Tournament (Wijk Aan Zee).
Con queste premesse non esaltanti, e avendo ben poco da perdere, va ad affrontare sette tra i più forti giocatori al mondo nel Torneo dei candidati. Nei quarti di finale si ritrova impegnato con il favoritissimo armeno Levon Aronian e tutti immaginavano un esito scontato. Ma il buon Sacha aveva studiato un piano molto "semplice": pattare le partite a tempo lungo per giocarsi il tutto per tutto, "all in", negli spareggi lampo. E così è stato.
Fuori Aronian e fuori, nelle semifinali, l'altro grande favorito Vlad Kramnik.
In finale nelle prime 5 partite con Boris Gelfand il copione si ripete sino alla sesta ed ultima partita prima degli spareggi lampo. Per chi fosse interessato all'analisi tecnica della partita rimando a http://www.chessbase.com/newsdetail.asp?newsid=7249 . E qui accade il fattaccio. Invece di ripetere il copione che lo aveva accompagnato fino a quel momento il Nostro sente di poter forzare la mano e portare a casa l'intera posta in palio: all in!!
Purtroppo per lui Gelfand non si lascia impressionare, vede, rilancia e...si aggiudica il piatto finale.
Alla nostra storia è mancato dunque il lieto fine, ma ci piace immaginare che Grischuk l'abbia presa "bene", con quel sorriso sincero e sornione che ne hanno fatto uno dei personaggi più amati dagli scacchisti di tutto il mondo, per intenderci quello che fa capolino al minuto 8.32 dell'intervista rilascita dopo la sua prima ( e unica) vittoria ottenuta contro Smeets al penultimo turno del già citato, infausto, Tata Steel tournament.
L.P.
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