mercoledì 10 dicembre 2014

Coppa Città di Perugia e alcuni pensieri in libertà sullo stato degli scacchi in Umbria.

Venerdì sera si è disputato a San Sisto, nella sede del Circolo Perugino degli scacchi,  l'ultimo atto del Torneo Coppa Città di Perugia. 
Vincitore è risultato Massimo Bassini che ha superato per spareggio tecnico Marco Mignone e Fabio Capossela. Tutti e tre i giocatori hanno concluso con un successo il torneo a 6/8; il fatto che Bassini abbia vinto per forfait dell'avversario ha lasciato un po' di amaro in bocca nei suoi inseguitori che hanno faticato a digerire la classifica finale e solo l'intervento chiarificatore dell'Arbitro Paolo Saltalippi è riuscito a riportare la giusta serenità d'animo. In ogni caso onore al vincitore che ha disputato davvero un ottimo torneo ottenendo vittorie di prestigio che ne hanno legittimato il successo finale.

2N Massimo Bassini

La conclusione di questo tradizionale torneo autunnale che, ora con il nome di Campionato Perugino ora con quello di Coppa Città di Perugia, era diventato un appuntamento tradizionale per gli scacchisti perugini e non, impone alcune brevissime riflessioni che spero possano stimolare una proficua discussione che da troppo tempo "cova sotto la brace".

Una manifestazione che solo qualche anno fa era arrivata a raccogliere una trentina di partecipanti pur non essendo valida per la variazione elo, grazie all'impegno ed alla collaborazione dei due circoli della città, oggi ha toccato il minimo storico di 13 partecipanti. Contemporaneamente anche Tornei semilampo organizzati nelle scorse settimane hanno raccolto un numero pressochè identico di iscritti. Questo mentre diversi Circoli umbri, oramai da alcuni anni, non rinnovano l'iscrizione alla F.S.I. ed i pochi ancora rimasti attivi combattono per evitare una fine che appare, quasi, inevitabile, grazie solo alla buona volontà di pochi instancabili appassionati.

Nonostante proprio in questi giorni abbiamo tutti festeggiato la conquista meritata ed attesa del titolo di Maestro da parte del giovane talentuoso Riccardo Marsili, nonostante i prestigiosi incarichi internazionali ottenuti da Martha Fierro e Roberto Mogranzini in ambito FIDE e l'attività della loro Accademia che si appresta ad inaugurare la sua nuova sede a Perugia (a proposito...in bocca al lupo), nonostante diverse formazioni umbre si facciano onore ogni anno nei vari campionati a squadre, è sotto gli occhi di tutti l'agonia in cui versano gli scacchi ed i Circoli umbri.

il neo Mestro Riccardo Marsili (qualche anno fa...)

Sicuramente la scomparsa del caro amico Antonio Sanchirico ha accelerato un processo che però aveva cominciato a manifestarsi già da tempo e a cui, colpevolmente, non abbiamo saputo (voluto?) porre rimedio. 

Non essere riusciti a sederci attorno ad un tavolo due o tre anni fa, quando ancora la situazione era recuperabile, per interrogarci e discutere su cosa fare per uscire dalla palude in cui stavamo scivolando, rimane un errore imperdonabile.

il GM perugino Roberto Mogranzini
Ci siamo rassegnati a tenere in vita e a coltivare il nostro modesto orticello accontentandoci di organizzare qualche Torneo, godendo di effimeri risultati individuali, mancando del tutto in programmazione, collaborazione e iniziative a lungo termine.

Cosa fare e da dove ripartire, questi sono gli interrogativi di fronte ai quali dovremmo interrogarci per cercare di trovare risposte e formulare proposte adeguate per risollevare un movimento che langue e si intristisce sempre più, giorno dopo giorno.

Questo vuole essere semplicemente uno sfogo dettato dalla frustrazione del momento che si somma a quella vissuta negli ultimi due anni da tutti quegli amici che ancora investono tempo e risorse personali negli scacchi. In questo breve scritto manca del tutto la parte costruttiva  che spero possa essere condivisa quanto prima in una sede più adeguata di questo modesto Blog. 

L.P.

1 commento:

  1. L'Umbria brilla da tempo per la sua totale assenza nel calendario ufficiale FSI, per cui era ora che qualcuno mettesse il dito sulla piaga. Permettimi però di osservare che forse il blog di un circolo non è precisamente il posto ideale in cui aprire un dibattito che coinvolga tutti i soggetti potenzialmente interessati, altrimenti la questione rischia di non sfiorare nemmeno di striscio il comitato regionale, che, per il dato citato a inizio messaggio, visto da fuori non sembra precisamente sfiancarsi di lavoro.

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